Allacciate le cinture e partiamo alla scoperta delle case tradizionali di alcuni paesi in giro per il mondo!

Ferragosto è alle porte e nel relax delle nostre ferie magari si vuole conoscere un po’ di storia e cultura dei paesi in cui si alloggia. Pronti a scoprire le case tipiche in giro per il mondo?
Grecia: perchè le case sono bianche e blu?
Vi siete mai chiesti come mai gran parte delle abitazioni greche sono dipinte di bianco e di blu? Le motivazioni sono diverse e tutte radicate nel tempo. Per scoprirlo cercheremo alcuni indizi nel passato! Una delle principali motivazioni fa riferimento al periodo di controllo ottomano, poiché con il loro dominio (durato più di 400 anni), era impossibile esprimersi con libertà, quindi il bianco ed il blu richiamavano i colori del popolo ellenico e i colori tipici della chiesa ortodossa, da cui poi venne imposto un obbligo nel 1974 per il quale tutte le case dovevano essere colorate utilizzando questi due colori.

Oltre all’estetica, parliamo anche della praticità: le abitazioni utilizzano questi colori per riflettere il sole mantenendo l’ambiente con un clima più fresco, ed oltretutto venivano costruite con materiali reperibili nelle circostanze, e spesso uno dei più facili da trovare era proprio la pietra bianca. Ma non finisce qui! I colori sono gli stessi che sono presenti sulla bandiera, lo sapevate? E adesso arriviamo alla domanda principale, ma cosa simboleggiano? Il blu ricorda il mare, un colore fortunato che allontana il male, mentre il bianco rappresenta un valore fondamentale per i greci…la libertà!
Marocco: come portare il Riad in casa?
I profumi ed i colori del Marocco fanno innamorare milioni di persone, e proprio la casa tipica, il “Riad”, in arabo “Riyad”, incarna alla perfezione lo spirito marocchino. Il nome deriva dalla parola giardino, che è l’elemento caratterizzante della Riad, rigorosamente interno, su cui affacciano spesso le numerose stanze. Ma come scegliere il giusto arredo? Seguite i nostri suggerimenti per portare il Riad dentro alle vostre case!
Queste abitazioni marocchine sono decorate con sistemi tradizionali, ovvero figure geometriche, arabeschi, zellige e tadelakt.
I protagonisti di questo stile sono i colori cangianti e accesi che si accostano alle tonalità della terra. Tra i materiali utilizzati per l’arredamento spiccano gli elementi della natura come legno, terracotta e ceramiche, senza dimenticare anche l’uso del ferro battuto. Volete conferire un tocco green al vostro appartamento? Le piante grasse rappresentano il giusto alleato!

L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale se volete conferire un’atmosfera esotica e misteriosa in casa: lampade dalle forme suggestive con vetro colorato, grandi lampadari in paglia o, ancora, candele dai toni caldi.
Per completare l’arredamento in vero stile marocco, bisogna scegliere i classici tappeti e i cuscini dal iconico design geometrico e con sfumature che vanno dal rosso al beige!
Grazie ai nostri consigli, il mood orientale riempirà di stile ogni angolo della vostra casa!
Italia: i Trulli tra design e tradizione
Cosa c’è di più caratteristico di un trullo? La Puglia è la terra di queste casette dalla forma conica, che sono di diritto tra le più conosciute al mondo, tanto da diventare un’attrazione. Le prime nacquero nel XIV secolo, ma è nel XV secolo che ebbero la loro massima espansione quando nel Regno di Napoli “grazie” ad un editto che imponeva tributi per le nuove abitazioni, il popolo inventò queste abitazioni che, semplicemente rimuovendo la chiave di volta, potessero essere demolite al momento della riscossione delle tasse. La più famosa, la Casa d’Amore ha fatto la sua comparsa in scena nel 1797 la quale si trova ad Alberobello ed è stata la prima casa costruita a calce, in passato era costruita senza fondamenta e veniva utilizzata come ricovero per animali.

Ma Parlando più nel dettaglio dell’architettura, queste casette a cono hanno una pianta circolare con un cornicione sporgente dal tetto che è stato pensato per raccogliere le acque piovane in apposite cisterne. La base solida su cui si innesta una pesante muratura in calce rende l’isolamento termico migliore, e le tecniche di architettura antiche rendono il trullo incredibilmente stabile.
Forse vi sembreranno tutti simili tra loro, ma ogni trullo ha la sua particolarità: le famose nicchie, i pinnacoli e i comignoli infatti non sono sempre uguali, ma variano di zona in zona in tutta la Puglia. Eh già, perchè non si trovano solo ad Alberobello! Anche i disegni presenti sul tetto sono differenti: un candelabro ebraico un sole o un cuore, troviamo molteplici elementi decorativi che rimandano alla religione e alla cultura popolare. I trulli inoltre non prevedono aperture oltre alla porta d’ingresso e la muratura è particolarmente spessa: se visitate un trullo infatti vi accorgerete che dall’esterno sembra grande, ma in realtà i suoi ambienti interni sono particolarmente ristretti! I colori che spiccano sono il bianco, accostato dal grigio dei tetti ed il beige.
Polinesia: Palafitte, le case galleggianti
Un paradiso in terra: acque cristalline, paesaggi mozzafiato e soprattutto tanto relax! La Polinesia è un vero sogno ad occhi aperti ma ha un aspetto che la contraddistingue:le inconfondibili palafitte sull’acqua le quali nascondono una storia molto interessante. Siete curiosi di saperne di più? Allora tuffiamoci nelle curiosità delle più famose openwater del mondo!
I primi bungalow sull’acqua sono stati ideati nel 1967 da tre ragazzi Californiani: non avevano molta esperienza nel campo turistico ma hanno dato vita a degli alloggi sensazionali costituiti interamente da elementi naturali quali la legna, tetti ricoperti di foglie di pandanus e pali realizzati con tronchi delle palme.

Successivamente le palafitte hanno ottenuto un successo tale da renderle dei veri e propri hotel di lusso con il nome di Bali Hai Hotel.
Una caratteristica presente in gran parte di queste abitazioni è sicuramente il pavimento in vetro: un’idea originale per permettere di osservare la fauna marina e regalare un’esperienza immersiva!
Ma adesso la domanda sorge spontanea, dove si trovano le palafitte più famose? A Bora Bora e Tahiti!
è venuta anche a voi voglia di partire?
Portogallo: Palheiros, le case come caramelle
Portogallo, Palheiros, Costa Nova. Se si passa da quelle zone è impossibile non fermarsi ad ammirare le Palheiros portoghesi, ovvero case colorate a strisce, che ricordano i deliziosi bastoncini di zucchero americani le, “candy cane”. Ma come sono nate? Qual è la loro storia?
Partendo dal nome Palheiros, che tradotto letteralmente significa “pagliai” e in antichità nascevano come luoghi di raccolta degli strumenti per la pesca dei pescatori del luogo.

L’aspetto che contraddistingue queste abitazioni sono la decorazione dell’esterno che nasce dal richiamo dello stile dei “moliceros” ovvero le gondole portoghesi, riproposte per le case, non solo per abbellirle, ma anche per coprire il legno grezzo con cui erano state ideate.
Adesso vi starete chiedendo: “che stile di arredamento posso utilizzare?” Ovvio, lo stile costiero costituito da reti, decorazioni marine, conchiglie, lampade e molto altro!
Il risultato è un lungomare estremamente caratteristico e colorato… ideale da esplorare e fotografare!
Mongolia: arredare casa come una Yurta
Amate girare il mondo con zaino e tenda in spalla? Allora non potete non conoscere la yurta, la tipica abitazione della mongolia! Il nome attuale viene dal russo “yourta”, ma in Mongolia è conosciuta come ger (o gher) che significa semplicemente “casa”. E’ una struttura in legno richiudibile, facilmente trasportabile e ricoperta da strati di tessuto e feltro di pura lana di pecora per creare l’isolamento termico necessario a vivere nella steppa. All’esterno di una yurta, infatti, le temperature possono raggiungere 40 gradi in estate e meno 40 in inverno!
La particolarità di questa tipologia di abitazione è l’entrata esposta sempre a sud mentre la zona rivolta al nord è invece un luogo speciale, dedicato agli oggetti sacri e ai visitatori: un vero e proprio tempio!
Per quanto riguarda le decorazioni troviamo molta influenza buddista nelle forme, pattern e nei colori con la predominanza dell’arancione inteso come un’ espressione della vicinanza alla cultura dei monaci Buddisti.
E voi, avete mai vissuto la magia di soggiornare in una Yurta?
Corea: una casa ricca di storia, le Hanok
In Oriente, più precisamente in Corea, troviamo le Hanok, case che fanno la loro apparizione nel XV secolo e che nascono come una soluzione abitativa in armonia con l’ambiente naturale che le circonda, costruite seguendo i principi del fengshui!

Ma quali sono le caratteristiche peculiari che la contraddistinguono? hanno la peculiarità di essere ideate sul concetto di fusione tra uomo e ambiente naturale, vedendo come in altri casi, l’utilizzo di materiali eco friendly, come il legno e il bambù. Colpiscono per l’idea architettonica che c’è dietro: il telaio in legno, i tetti spioventi e l’Ondol, il sistema di isolamento termico e di riscaldamento, composto da un sottile strato di pietra riscaldato da una fornace e posto sotto il pavimento per trattenere a lungo il calore.
Mentre per gli interni privilegiano gli interior di queste antichissime Hanok, sono i vasi che riprendono la tecnica del kintsugi, o l’ikebana, una composizione floreale dal richiamo orientale.
Lasciatevi ispirare dalla delicata e raffinata cultura coreana!
Siete pronti per partire e portare un pezzo di viaggio nella vostra casa?