Da una consultazione popolare promossa dal Ministero della semplificazione risulta che la burocrazia in edilizia sia fra le più complicate e lunghe.

Chiunque abbia dovuto affrontare dei lavori edili sa quanto sia complicato orientarsi all’interno della giungla burocratica necessaria per ottenere i permessi e le certificazioni. Da oggi sembra essersene accorto anche il governo: è stato infatti pubblicato sul sito internet del Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione un rapporto dal titolo Semplificazione: cosa chiedono i cittadini e le imprese relativo ai risultati della consultazione telematica sulle “100 procedure più complicate da semplificare”.
La consultazione pubblica
Il Ministero per la Semplificazione e per la Pubblica Amministrazione aveva infatti lanciato una consultazione pubblica per raccogliere i pareri e le indicazioni dei cittadini e delle imprese su quali fossero le aree di intervento a cui fosse necessario dare priorità per snellirne la burocrazia. L’obiettivo della consultazione era quello di comprendere quali siano le procedure e gli adempimenti che gravano maggiormente sulle imprese e sui cittadini, e sui quali bisogna intervenire più urgentemente.
La consultazione è stata chiusa il 20 gennaio 2014 e la top ten è stata stilata in base a quasi 2000 segnalazioni pervenute.
Questa era rivolta alle associazioni imprenditoriali come Confindustria e Rete Impresa Italia (di cui fanno parte Confartigianato, Confcommercio, CNA, Confesercenti, Casartigiani), le quali hanno partecipato tutte le fasi di attività di misurazione e riduzione degli oneri amministrativi; ed inoltre ai cittadini e alle imprese che hanno potuto partecipare al processo di semplificazione riportando le proprie esperienze e dando suggerimenti per snellire e semplificare la burocrazia.
La consultazione è stata realizzata on-line dal 16 ottobre 2013 al 20 gennaio 2014.
Hanno partecipato 1.428 cittadini (il 30% uomini ed il 70% donne) e 525 imprese per un totale di circa 2.400 segnalazioni.
La burocrazia in edilizia
Da subito è stato visibile come l’edilizia rappresenta un settore dove la burocrazia è più complicata: per questo settore tanto i cittadini quanto le imprese segnalano una forte lunghezza dei tempi e complessità nelle modalità per la richiesta dei permessi. I maggior imputati della lunga burocrazia in edilizia sono i troppi enti coinvolti nei processi di richiesta dei permessi, la diversità e la non omogeneità delle procedure tra un Comune e l’altro, e la normativa poco chiara.
Disagi burocratici per lavori edili secondo i cittadini
Inoltre una delle osservazioni più comuni da parte dei cittadini è nella constatazione della difficoltà di ottenere un permesso di costruire (riscontrata da ben il 21,9% di coloro che hanno segnalato la necessità di una semplificazione per le procedure in materia di edilizia), a cui segue l’autorizzazione paesaggistica (segnalata dal 17,5%) che è spesso sproporzionata a fronte di piccoli interventi come il taglio di alberi isolati o la costruzione di comignoli.
Secondo i cittadini le procedure più complicate per ottenere permessi sono:
- Rilascio del permesso di costruire
- Rilascio dell’autorizzazione paesaggistica
- SCIA Edilizia
- Comunicazione interventi di edilizia libera
- Rilascio dell’autorizzazione sismica
- DIA edilizia
Disagi burocratici per lavori edili secondo le imprese
Le imprese condividono molte delle segnalazioni fatte dai cittadini e ne avanzano ulteriori: una delle difficoltà è sicuramente rappresentata dalla molte autorizzazioni preliminari che è necessario ottenere e dalle troppe amministrazioni a cui bisogna rivolgersi. Inoltre anche per le imprese è ingente la difficoltà ad orientarsi tra norme e procedure, spesso diverse tra comune e comune.
Inoltre le imprese segnalano come onerosa e particolarmente complicata la documentazione da presentare per partecipare ad appalti e gare, e la modalità di rilascio della DURC.
Ma vediamo la lista degli adempimenti che risultano più complicati secondo le imprese:
- Rilascio del permesso di costruire
- Rilascio dell’autorizzazione paesaggistica
- SCIA Edilizia
- Rilascio del certificato di agibilità
- Attestato di Prestazione Energetica
- Rilascio dell’autorizzazione sismica
- Accatastamento
- Mutamento di destinazione d’uso
- Analisi sui materiali da costruzione
- DIA edilizia
- Nulla osta sanitario
- Comunicazione di fine lavori
Come possiamo vedere sia per i cittadini che per le imprese ai primi tre posti troviamo sempre le stesse procedure ovvero il rilascio del permesso di costruzione, quello dell’autorizzazione paesaggistica e la SCIA EDILIZIA.
Una nuova politica di semplificazione
Il ministro Maria Anna Madia ha affermato in merito: “Questi risultati rappresentano per il Governo una base conoscitiva indispensabile per avviare una nuova politica di semplificazione, in grado di rispondere alle domande di cittadini e imprese. Sarà predisposta l’agenda per la semplificazione, condivisa con le Regioni e gli Enti Locali: per ciascuna delle priorità indicate dai cittadini e dalle imprese saranno individuati obiettivi, risultati attesi, tempi e responsabilità per realizzarli. Infine massima trasparenza: lo stato di avanzamento degli interventi di semplificazione sarà verificabile sulle pagine web del Dipartimento della Funzione Pubblica”.