Gli incentivi fiscali per l'efficienza energetica hanno creato un boom di interventi di riqualificazione energetica che ha datto respiro al settore edile.

Le agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici ha portato i suoi frutti.
Le agevolazioni erano infatti stati promossi a partire dal recepimento della direttiva 2010/31/UE in materia di efficienza energetica e permettevano di scaricare dall’imposta Irpef fino al 65% delle spese sostenute per la riqualificazione energetica di un immobile.
La legge di stabilità aveva poi prorogato tale detrazione fino al 31 dicembre 2014.
L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologia, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha diffuso i dati del successo di questa manovra di agevolazioni fiscali.
Lo scorso anno infatti vi è stato un aumento di ben il 35% per accedere a questo tipo di agevolazioni rispetto al 2013. Inoltre i dati mostrano come gli italiani spendano in media 500 euro l’anno per il miglioramento dell’efficienza energetica.
Nel corso del 2013 sono pervenute oltre 355 mila pratiche e gli investimenti nel campo della riqualificazione energetica sono aumentati di ben il 20% sfiorando i 3,5 miliardi di euro.
Questi sono dati piuttosto confortanti se si pensa l’importanza dell’efficienza energetica alla luce del fatto che, a causa della loro inefficienza energetica, sono proprio gli edifici ad essere i responsabili del 40% delle emissioni inquinanti delle nostre città.
Inoltre, le agevolazioni al 65% per la riqualificazione energetica insieme a quelle al 50% per le ristrutturazioni hanno ridato un po’ di respiro ad un settore fortemente colpito dalla crisi come quello dell’edilizia, contribuendo a un aumento del volume d’affari e a un contenimento dei contraccolpi sul fronte occupazionale.
Di fronte a tali successi di queste manovre di sgravi fiscali si auspica che tali agevolazioni possano essere prorogate anche per il 2015 e ad avvalorare tale speranza vi sono le parole del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi che ha anticipato la possibilità di tale proroga già a partire dalla prossima Legge di Stabilità.