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Cappotto termico interno: il comfort di un ambiente sempre climatizzato

Un buon isolamento termico degli spazi abitativi può essere garantito dal cappotto termico interno. Vediamo di cosa si tratta

5 Mar , 2024 Ristrutturare Casa, Consigli

Cappotto termico interno: il comfort di un ambiente sempre climatizzato

Cos’è il cappotto termico interno?

Il cappotto interno, è una variante del cappotto termico in cui i materiali isolanti si applicano direttamente sulle pareti interne di un appartamento o di una casa. L’obiettivo principale è ridurre le dispersioni di calore in inverno e impedire l’ingresso del calore esterno in estate, in tutti quei contesti che non permettono la realizzazione di un cappotto tradizionale, come ad esempio un singolo appartamento di un condominio.

Per realizzare questo isolamento si possono utilizzare vari materiali, i quali vengono applicati direttamente sulle pareti interne dell’edificio, solitamente sotto forma di pannelli o mediante proiezione o spruzzatura.

Una volta posizionato, il cappotto isolante interno limita la dispersione del calore attraverso le pareti, aiutando così a mantenere una temperatura interna più uniforme. Può implicare, tuttavia, alcuni problemi, come la riduzione dello spazio abitabile a causa dello spessore aggiunto alle pareti e la necessità di affrontare discontinuità termiche intorno a finestre, porte e altri dettagli architettonici. È quindi essenziale seguire le indicazioni e le raccomandazioni degli specialisti per assicurare un’installazione appropriata ed efficiente.

Qual è il miglior materiale per cappotto termico interno?

Esistono diversi materiali di isolamento che possono essere utilizzati per realizzare il cappotto interno. La selezione dipende dalle particolari necessità del progetto, dal budget e dai requisiti di isolamento termico.

Il cappotto termico per interni può assumere diversi spessori a seconda del tipo di materiale scelto, che può derivare da fonti vegetali (ad es. derivati del legno), animali (es. lana di pecora), minerali (come la lana di roccia) o artificiali. Per la sua applicazione, è possibile selezionare sia materiali rigidi che prodotti sfusi o sotto forma di schiuma.

Materiale isolante per cappotto termico interno

Ecco i principali materiali utilizzati per realizzare il cappotto termico interno:

  • Pannelli di Polistirene Espanso, comunemente chiamati polistirolo, leggeri e con buone proprietà isolanti. Disponibili in varie densità e spessori, presentano vantaggi come la buona resistenza all’umidità, la leggerezza, la facilità di installazione e un costo relativamente contenuto. Tuttavia, sono suscettibili ai danni fisici se non adeguatamente protetti.
  • Lana di vetro: è costituita da sottili fibre di vetro. È nota per la sua resistenza al fuoco e la sua capacità di isolare sia dal calore che dal rumore. Offre numerosi vantaggi, tra cui un’elevata resistenza termica e un’ottima protezione contro l’umidità. È necessario, però, adottare precauzioni durante l’installazione a causa delle sue fibre sottili, che possono irritare la pelle e le vie respiratorie.
  • La lana di roccia, principalmente ottenuta dal basalto fuso, è simile alla lana di vetro. È caratterizzata da una resistenza al fuoco e all’umidità, nonché da un’elevata capacità termica e durabilità. Ad ogni modo, rispetto ad altri materiali isolanti, potrebbe comportare un costo leggermente superiore.
  • La schiuma poliuretanica è un isolante a cellule chiuse che offre un’eccellente resistenza termica. Applicata come schiuma liquida che si espande e solidifica, assicura un’elevata capacità isolante e una sigillatura efficace, risultando anche leggera. Ci sono, però, degli svantaggi come un costo più elevato e l’importanza di una corretta applicazione per evitare problemi di eccessiva espansione.
  • Pannelli isolanti a base di fibra di legno: composti da fibre di legno e additivi naturali, sono ecologici. Offrono buone proprietà isolanti, regolano l’umidità e offrono una resistenza termica adeguata. Potrebbero essere più costosi rispetto ad alcuni materiali sintetici
  • Schiuma di polistirene espanso estruso (XPS), schiuma rigida a cellule chiuse, caratterizzato da una resistenza all’umidità e alla pressione. Offre buona resistenza termica, tuttavia spesso comporta un costo maggiore rispetto al polistirene espanso.

Come viene realizzato il cappotto interno?

Nel contesto attuale, si evidenziano due principali modalità di applicazione del cappotto termico interno:

  • Isolamento in intercapedine: questo metodo prevede la creazione di una contro-parete interna, formando uno spazio tra i pannelli di cartongesso o fibrogesso e il muro originale, da riempire con materiale isolante come schiume, lane o pannelli isolanti. La struttura viene fissata al muro per ospitare i pannelli, mentre uno strato impermeabile, chiamato barriera al vapore, viene inserito tra l’isolante e i pannelli per prevenire condense causate dall’umidità interna. Questo sistema può creare la sensazione di vuoto e richiede l’uso di pannelli resistenti per evitare danneggiamenti.
  • Isolamento a pannelli intonacabili: implica l’applicazione diretta dei pannelli isolanti sui muri senza coperture aggiuntive. I pannelli sono successivamente rasati per la finitura e la decorazione. Utilizzando pannelli traspiranti, si evita l’uso della barriera al vapore, consentendo alla muratura di rimanere traspirante e gestire autonomamente l’umidità. Questo approccio crea uno strato isolante solido che riduce la sensazione di vuoto delle soluzioni a contro-parete.

Cappotto termico interno: quali sono i pro e i contro?

Analizziamo insieme i pro e contro del cappotto isolante interno, considerando diversi parametri.

Tra i principali vantaggi c’è senza dubbio la riduzione dei costi energetici: attraverso l’isolamento termico interno, infatti, si riduce la dispersione di calore invernale e si previene l’ingresso del calore estivo, consentendo una significativa diminuzione dei costi associati al riscaldamento e al condizionamento. Questo migliora il comfort dei locali, contribuendo a minimizzare il cambiamento di temperatura all’interno dell’edificio, favorendo un ambiente ottimale durante tutto l’anno.

Riducendo il consumo di energia per il riscaldamento e il raffreddamento, l’isolamento termico interno contribuisce significativamente a ridurre l’impronta di carbonio dell’edificio, promuovendo una maggiore sostenibilità ambientale.

L’isolamento termico interno non solo migliora l’isolamento acustico, grazie all’uso di materiali isolanti che riducono il rumore esterno, ma protegge anche le pareti esistenti dall’umidità e dalla condensa, prevenendo danni strutturali nel tempo. Inoltre, poiché viene installato all’interno delle pareti esistenti, offre una maggiore flessibilità di design per l’aspetto esterno dell’edificio.

cappotto termico interno

È importante, tuttavia, considerare alcune criticità associate a questa soluzione. In primo luogo, l’isolamento termico interno comporta la riduzione dello spazio utile interno degli ambienti, poiché aumenta lo spessore delle pareti. Di conseguenza, si preferiscono materiali isolanti che offrano prestazioni elevate con spessori minimi, solitamente intorno ai 5-6 centimetri. Prima di procedere con l’intervento, è fondamentale effettuare una valutazione accurata delle esigenze e delle specifiche dell’edificio.

Una seconda critica riguarda la mancanza di un isolamento continuo con il cappotto interno, che espone l’edificio al rischio di ponti termici, a differenza del cappotto esterno. Ad ogni modo, questa problematica può essere affrontata mediante l’utilizzo di specifici materiali isolanti, che consentono di estendere l’isolamento anche ai solai, sia di copertura che di pavimento.

Per concludere, è essenziale che la stratigrafia e la posa dell’isolamento termico interno siano estremamente accurate per evitare il rischio di condensa, soprattutto considerando che l’isolamento è posizionato all’interno e può causare un abbassamento significativo della temperatura della parete.

Quali sono i prezzi del cappotto termico interno?

L’isolamento termico interno di un edificio è una scelta strategica che richiede considerazione di diversi aspetti, inclusi i relativi costi, che dipendono da diversi fattori. Esaminiamo più da vicino quali sono.

Prima di tutto, è essenziale determinare con l’aiuto di un esperto quali materiali utilizzare. In genere, i materiali sintetici offre una resa immediata maggiore, con un costo che varia generalmente da 8,00 € a 25,00 € al metro quadro.

Per gli isolanti minerali, i costi possono risultare leggermente più elevati, tuttavia offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo. In questo caso, considerando sia la manodopera che i pannelli isolanti, si può stimare un prezzo che va dai 10,00 € ai 30,00 € al mq.

I materiali naturali di origine vegetale risultano essere più costosi, con un prezzo che può variare dai 20,00 € ai 50,00 € per metro quadro. Nonostante il costo più elevato, questi materiali presentano un impatto ambientale inferiore.

Va considerato anche il costo della manodopera per la realizzazione di un cappotto termico interno, solitamente compreso tra i 25,00 € e i 50,00 € per metro quadro. È importante notare che questi prezzi possono variare notevolmente in base ai materiali scelti e alla complessità della posa.